Aprire una yogurteria può essere un’idea commerciale decisamente accattivante, soprattutto considerando che lo yogurt è sempre più gradito anche come sostitutivo del pasto, soprattutto in situazioni di tempo ristretto.
Un bacino d’utenza che promette quindi bene e che consente quindi una certa probabilità di successo.
L’investimento iniziale è tra i più bassi della categoria degli esercizi per il servizio alimentare, non superando mediamente i 30.000 euro tra macchinari di produzione, bancone e arredamento in generale.
Per quanto riguarda le incombenze di legge, non sono diverse da quelle per la somministrazione di alimentari in genere e richiedono di base la licenza SAL e, ovviamente, il nulla osta sanitario da parte della ASL.
Ovviamente le incombenze non si limitano qui ma, dato che con le recenti variazioni di legge, i recepimenti delle stesse variano al variare della zona, è sempre valida la precauzione di recarsi al comune di competenza per farsi dare tutte le informazioni del caso.
Anche per aprire una yogurteria si può optare per la soluzione privata o per quella in franchising.
Nel caso di operazione in franchising si ha sempre il vantaggio di una soluzione già pronta, di un marchio già noto e di prodotti standard, cosa che abbatte ulteriormente il già ridotto rischio d’impresa ma che, per contro, riduce anche la libertà di movimento e di iniziativa imprenditoriale.
Lo yogurt è un prodotto abbastanza semplice da ottenere, ma questo non deve far abbassare la guardia e sottovalutare l’impegno professionale da profondere nell’attività di produzione.
Come per tutti i materiali, anche lo yogurt ha le sue caratteristiche di lavorazione e produzione che è opportuno conoscere a fondo prima di imbarcarsi nella produzione.
Ad ogni modo, lo yogurt è anche uno di quegli alimenti che si presta ottimamente ad essere mescolato con altri prodotti alimentari quali dolci, biscotti, creme e frutta.
Inoltre vi è la possibilità di preparare diversi tipi di yogurt non a base di latte, cosa molto utile per avere un’offerta che offre, oltre a percentuali di grassi estremamente ridotte rispetto ai prodotti tipicamente lattei, anche la possibilità di fornire un servizio per le persone che soffrono di intolleranze alimentari.
Un prodotto che offre quindi molte possibilità di usare la propria fantasia e la propria iniziativa imprenditoriale per costruire l’eventuale quanto auspicato successo.
Attenzione però sempre alla qualità ed alla freschezza del prodotto finito che devono obbligatoriamente rispondere ai massimi standard possibili, sempre che si voglia selezionare e fidelizzare una clientela a lungo termine.