Per aprire un sexy shop non occorrono adempimenti ne licenze particolari. A parte la consueta DIA e l’agibilità dei locali non serve altro, e l’attività è assolutamente in linea con qualunque altro tipo di esercizio commerciale, con il vantaggio di poter contare su un bacino d’utenza potenzialmente infinito.
Nell’attività i tre settori merceologici di riferimento sono i DVD, l’oggettistica e l’abbigliamento. Per questo il capitale iniziale non è indifferente, soprattutto volendo implementare una fornitura improntata a serietà e qualità dei prodotti.
Per esemplificare, il solo campo dei sex toys è talmente vasto come campionario che a voler proporre l’intera produzione occorrerebbe un capannone di medie dimensioni.
In ogni modo la prima cosa da valutare sarà la location. Il pubblico medio di un Sexy Shop, a parte le dovute eccezioni, prova infatti comunque un certo imbarazzo nell’entrata e per questo la scelta della posizione sarà un motivo fondamentale di riuscita o meno.
Un’entrata troppo esposta allontanerà molte persone timide, mentre una troppo nascosta influirà sulla visibilità del locale.
Meglio quindi scegliere un punto non troppo appartato ma neppure in piena vista, possibilmente dotato di parcheggio (se ce n’è uno nelle vicinanze andrà bene lo stesso), l’importante sarà comunque offrire un minimo di privacy alla clientela in ingresso.
A questo proposito attenzione ad apporre in bella vista l’informazione che il locale è riservato ad un pubblico adulto. Di regola la porta dovrebbe essere bloccata e dotata di un campanello o citofono.
Attenzione perchè su questi aspetti la legge è chiara e le sanzioni sono molto pesanti, anche di rilievo penale.
Dotate l’attività di un ottimo antifurto, soprattutto se il vostro campionario è di elevata qualità. I costi in questo campo, specialmente in quello dell’oggettistica sono molto elevati e il danno subito per un furto può anche essere finanziariamente letale. Armatevi, se possibile, anche di una buona polizza assicurativa.
Per l’allestimento della vetrina, ricordate di non esporre oggetti che rientrino nella categoria degli articoli pornografici. A parte il fatto che è illegale, una vetrina ammiccante rende dieci volte di più di una troppo esplicita. Tanto non ci può essere dubbio sull’attività!
Alla fine, come detto sopra, sarà la qualità degli articoli e della vostra disposizione a determinare il livello di percezione dell’esercizio e, di conseguenza, quello della clientela che lo frequenterà.
A questo proposito, se siete donne e l’attività fosse posta in periferia, evitate comunque di rimanere sole all’interno dell’esercizio. La mentalità sordida di una fetta della popolazione renderebbe la cosa seriamente rischiosa.
In genere comunque la cosa migliore è quella di offrire professionalità e massima serietà (non distinta ovviamente da cortesia e gentilezza). Offrite sempre la vostra consulenza ma senza pressare il cliente che non la richiede. Ricordate che l’imbarazzo è sempre presente nella maggior parte dei clienti.
Quando invece il vostro consiglio fosse richiesto, fornitelo sempre con la massima attenzione, professionalità e distacco.
Ricordatevi di mantenere un altissimo livello di igiene e pulizia all’interno del negozio, più che in altre attività; dopotutto venderete molti oggetti destinati ad entrare in contatto con le parti intime dei clienti e, anche se sigillati, un negozio sporco o non curato non favorirà certo la vostra immagine.