Negozio scarpe

Il marchio italiano è visto ovunque come sinonimo di qualità nell’abbigliamento. L’industria calzaturiera italiana non fa di certo eccezione, anche se in questo caso la notorietà è anche casalinga.

Aprire un negozio di scarpe è quindi un’idea commerciale sempre appetibile e che, nonostante la crisi generale e del settore, da sempre la possibilità di un buon guadagno.

A patto, ovviamente, di strutturare correttamente l’attività, contenendo l’impegno economico iniziale senza andare a diminuire una qualità di base ed un servizio professionale.

Una volta espletate le consuete incombenze burocratiche (DIA, iscrizione al REC, eventuale costituzione della società etc etc), per le quali si rimanda sempre al comune di competenza, il novello imprenditore sarà pronto per partire con la sua impresa.

Per iniziare: il target. Il mondo della scarpa è un mondo molto variegato e, per accontentare tutti, si correrebbe il rischio di dover tenere un campionario talmente vasto da rendere l’investimento iniziale davvero proibitivo ed a rischio.

E’ fondamentale quindi individuare al tipologia di clientela principale del nuovo negozio e lavorare con attenzione per creare un catalogo fortemente personalizzato su questo tipo di persone.

La qualità è e resta la caratteristica da cui non derimere mai, e a questo proposito occorre davvero porre molta attenzione al rapporto qualità/prezzo.

Se è vero che la scarpa di lusso non muore mai, è anche vero che sono invece in netto calo le persone disposte a sborsare cifre anche ingenti per una calzatura adatta alla particolare occasione e che, magari, non indosseranno mai più.

Meglio quindi ridurre il campionario nella sezione di lusso ed espanderlo in quella “normale”, modulando l’offerta in modo sapiente, senza scendere mai al di sotto di una certa qualità ma, contemporaneamente, senza salire mai al di sopra di una precisa soglia di prezzo, ovviamente correlata al target scelto.

In questo modo sarà possibile modulare un investimento iniziale comunque importante (si parte minimo da 30.000 euro) e ridurre di conseguenza al minimo possibile il rischio d’impresa, in questo caso particolarmente sviluppato.

La qualità è il secondo argomento da non dimenticare. Il servizio offerto alla fine farà la differenza (sempre che la fornitura non deluda, ovviamente) e sarà il vero responsabile della fidelizzazione del cliente.

Molto importante quindi la scelta del personale che, oltre ad ottime capacità di relazione con il pubblico dovrà essere tecnicamente ineccepibile nell’assistere il cliente nella scelta della scarpa.

Per quanto riguarda infine la promozione, nelle fasi iniziali il volantinaggio potrebbe rivelarsi come la forma più conveniente di pubblicità, mentre nelle fasi successive lo strumento dell’offerta stagionale e o della svendita straordinaria saranno molto importanti per tenere sempre accesa l’attenzione della clientela.