Aprire una rosticceria rimane sempre una scelta commerciale valida, a patto ovviamente di fare le cose per bene.
Gli adempimenti fondamentali, oltre al nulla osta sanitario rilasciato dalla ASL ed alla dichiarazione di inizio attività, rimangono comunque quelli di tutti i locali coinvolti nella preparazione e commercializzazione di alimentari: innanzitutto la licenza SAL (Somministrazione di ALimenti), che si ottiene, oltre che avendo frequentato un istituto alberghiero, lavorando per almeno due anni in un locale di tipo simile oppure dopo la frequenza agli appositi corsi abitualmente organizzati dalla regione, della durata di circa due mesi.
Altro requisito fondamentale è l’iscrizione al REC, ottenibile mediante frequenza di circa due mesi agli appositi corsi e dopo aver sostenuto l’annesso esame di abilitazione.
Per quanto concerne i locali, oltre al rispetto della normativa, la cosa fondamentale per ottenere il nulla osta è la presenza di un ambiente riservato alla preparazione degli alimenti, separato da quello inteso per la vendita e il consumo. Ci sono anche alcune altre norme da osservare, quale ad esempio l’assenza di tavolini e il divieto di servire bevande di qualsiasi tipo (motivo per cui è così frequente la presenza di distributori automatici di bevande).
E’ comunque sempre caldamente consigliato informarsi presso il Comune di residenza dell’attività per verificare la natura delle incombenze previste.
Per il resto, la prima cosa da fare è la ricerca della concorrenza, ovviamente dopo aver scelto alcune zone accettabili per la nuova attività.
Contestualmente è opportuno verificare la vicinanza di “punti di forza” della clientela, quali scuole, uffici o zone commerciali.
Per la promozione sarà utile affidarsi al buon vecchio volantinaggio, ma anche ad altri sistemi, quali il passa parola (sempre valido). Tuttavia, ricordiamo che un profumo delizioso che si sparge nell’aria all’ora di pranzo può essere considerato il miglior biglietto da visita.
Ecco quindi che veniamo ai prodotti che rappresentano comunque il vero cuore dell’attività.
Attenzione quindi a proporre piatti leggeri ma saporiti, cercando di diversificare l’offerta anche per quelle fasce di clientela che possono avere problemi di intolleranze alimentari: ad esempio per i celiaci, trovare una rosticceria che pensi anche ai loro problemi non è cosa comune.
Il rapporto qualità/prezzo sarà un altro fattore determinante per il successo della nuova impresa. A tal proposito, possiamo aprire una breve parentesi “gestionale”.
Per mantenere prezzi accettabili, occorre tenere molto sotto controllo le spese, ma mai a scapito della qualità della proposta gastronomica. Attenzione quindi a non partire con un locale sovradimensionato, o con personale in esubero. Sono notoriamente i costi fissi il vero problema delle nuove attività ed occorre quindi un occhio di riguardo proprio per questo aspetto.